Tuesday 27 February 2024

Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare II





Su come gli incorporei agiscano sui corporei un'ottima evidenza si trova in Macbeth

I,iii, 129 - 141


This supernatural soliciting

Cannot be ill, cannot be good. If ill,

Why hath it given me earnest of success

Commencing in a truth? I am Thane of Cawdor.

If good, why do I yield to that suggestion

Whose horrid image doth unfix my hair

And make my seated heart knock at my ribs,

Against the use of nature? Present fears

Are less than horrible imaginings.

My thought, whose murder yet is but fantastical

Shakes so my single state of man

That function is smothered in surmise

And nothing is but what is not

"Questa sollecitazione soprannaturale
Non può essere cattiva - non può essere buona:
Se è cattiva , perché mi ha dato
Un pegno di successo cominciando con una
Verità? Io sono Barone di Cawdor.
Se è buona, perché cedo a una tentazione
La cui imagine orrenda mi fa rizzare i capelli,
E fa sí che il mio cuore , che pure è saldo
Al suo posto, batta sulle costole contro
L'uso della natura? Le paure reali
Sono meno tremende di quelle immaginarie.
Il mio pensiero, il cui assassinio
È ancora soltanto fantastico, scuote
In tal modo la mia struttura umana
Che ogni attività è soffocata dall'immaginazione.
E nulla è, per me, tranne ciò che non è."

(traduzione di Agostino Lombardo)

Sunday 25 February 2024

Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare I






Il contatto con le cose genera le cose stesse per trasmissione degli incorporei da incorporeo a corporeo.
Nel contatto con la morte si genera la morte.
Nella battaglia contro i Norvegesi Macbeth apprende in sé il senso della morte.

...finds thee in the stout Norweyan ranks
nothing afeard of what thyself didst make
strange images of death

(Macbeth I,iii, 94-96)

"trova te nelle ferme schiere norvegesi
senza paura di quello che tu stesso crei
strane immagini di morte"

Nel contatto con le streghe Macbeth apprende in sé il senso del male

are you aught man may question?
(Macbeth I,iii, 41-42)

"siete qualcosa che un uomo può interrogare?"

Per cui corporei e incorporei divengono una cosa sola:

Fair is foul and foul is fair
(Macbeth I, i, 9)

"Ciò che è nobile è vile e ciò che è vile è nobile"



Saturday 10 February 2024

Vive il corpo in un paese di altra natura e cura

 



Ho visto l'amore la cura che hanno - oh mio corpo
Che storia ha questo paese nel cuore trattenuto?
Mi chiedo allora se è una scena o un teatro ove
Dolore mi sia dato io nel dolore nato - ho il corpo
Scurato qua in questo mondo gettato e a soffrire
Patire nel corpo che urla e chiede le sue ragioni
All' anima contraria di natura e la spaura e offende
Senza volere senza colpa per sua natura vive
In questo paese vive di altra natura e cura.

Thursday 8 February 2024

About thinking the characters when writing a story - the Jago model






Can a character who lives in the distance, only in the words of the two main figures of the story you are working on, alive, who takes shape, barely sketched from the mention made of him by the two main figures in your story, become a Jago, capable of instilling in them restlessness, jealousy, the distance precisely, even though is so close to them, and finally jealousy?

It is that distance that wedges between them, and from far it becomes close and brings both towards the separation.

How distant is suspicion in the love of Desdemona and the Moor? Yet Jago, who starts from afar with his plots, without a precise logic in his evil, as Evil in itself ultimately is, wedges himself between Desdemona and the Moor and separates them.

Well, yes, distance can exercise great power when it amplifies its outcomes while remaining distant in its essence, but it amplifies and resonates and involves such extension when the point of destruction is reached.

Wednesday 7 February 2024

Come pensare i personaggi quando scrivi una storia - il modello Jago

 




Può un personaggio che vive in distanza, solo nelle parole delle due figure principali della storia, vivo, che prende forma, appena abbozzata, dalla menzione che ne fanno le due figure principali divenire un Iago, capace di istillare in loro l'inquietudine, la gelosia, la distanza, loro che erano così vicini, e la gelosia infine?

E' una distanza che si incunea, di lontano si fa vicina e separa.

Quanto è distante il sospetto nell'amore di Desdemona e il Moro! Eppure quello Jago, che parte di lontano con le sue trame, senza una logica precisa nel suo male, com'è in fondo il Male in sé, si incunea fra Desdemona e il Moro e li separa.

Ebbene sì la distanza può esercitare un grande potere quando si amplifica pur rimanendo distante nella sua essenza, ma si amplifica e risuona e coinvolge fino alla distruzione.

About anxiety and dreaming spirits

Only dreaming spirits are anxious because they are full of Spirit. Are animals full of spirit? Are stupid people full of spirit? Children a...