E vedevo talora mio padre trasformarsi quando era vecchio.
Da mogio, moscio, e strusciar di ciabatte,
Nell'ira alzarsi, scattar e ritornar l'uomo che era.
La vecchiaia è come malattia
Ti entra nel sangue e nelle ossa
Nella pelle rimane e non va via.
Peggior malattia che patir si possa.
È la vita alla fine e senza forza
Ché manca la rabbia che dà la scossa.
Ma dono fu di Dio alla mia razza
Un dono che sempre pareva male
In lei antica tosca e dura e pazza.
Ma Sua benedizione era tale
Ciò che ai più male parea - un bene
Svelava di sé il Disegno che vale.
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