Saturday 10 June 2023

Sul digiuno che riporta il Sé a se stesso






Se vi è una discrepanza fra il tuo Io e il corpo, fra ciò che sei e ciò che non senti di essere nel tuo corpo, allora digiuna, perché nel corpo vi è un eccesso da rimuovere.

Attraverso le stratificazioni di grasso si stratifica il materiale che ti estranea. Rimuovere il grasso di decenni rimuove l'Io dai suoi impedimenti a ricollegarsi al corpo.

Comincia a pensare al digiuno e aspetta il momento giusto. Il corpo possiede un indicatore personale che ti farà avvertire il momento opportuno per riniziare il digiuno.

Digiunare non è un mero fatto fisico. E' cambiare lo spirito di un tempo che si è fatto estraneo e che vive in noi al fine di estraniare noi a noi stessi.

Impossibile digiunare, senza implicare un cambiamento dello spirito interiore.

Chi ha digiunato nell'Antico Testamento lo ha fatto per invocare grandi cambiamenti nella vita.

Gesù stesso digiunò quaranta notti e quaranta giorni e dopo il digiuno fu forte per resistere al diavolo e fu pronto per il suo ministerio.

Il digiuno dunque rafforza e non indebolisce ed è vessillifero di grandi cambiamenti.

Il digiuno non è un miracolo ma è l'incontro del proprio Io con il proprio corpo. L'eccesso di cibo estranea l'Io dal proprio corpo.

I grassi strastificati impediscono all'Io di connettersi in modo adeguato al proprio corpo.

Le infiammazioni sono la prova evidente del dissidio fra l'Io e il proprio corpo.

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